mercoledì 30 dicembre 2009

2009: bilancio di un anno di Astronautica

E' giunto il momento di fare il bilancio di questo 2009 in campo spaziale. Cerchiamo di ricordare i punti principali; L'anno è iniziato in grande stile con l'inaugurazione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia manifestazione che ha animato una miriade di incontri, eventi, rassegne e iniziative per avvicinare le persone alle stelle. Ma il 2009 è stato anche un anno importante per l'astrofisica delle alte energie ed i protagonisti sono stati AGILE, un piccolo gioiello tutto italiano lanciato nell'aprile 2007; FERMI, missione Nasa con un “cuore” italiano (il sensibilissimo rivelato LAT, Large Area Telescope, è stato realizzato nel nostro paese) e SWIFT, altra missione NASA con partecipazione italiana. I nuovi satelliti della costellazione Sky-Med mostravano la loro utilità con il monitoraggio continuo delle zone abruzzesi colpite dal sisma il 6 aprile. A maggio l'ESA lanciava la coppia di telescopi spaziali Planck ed Hershel, altre due missioni con rilevante contributo italiano, che hanno iniziato da subito a fornire dati senza precedenti sulle prime fasi dell'Universo e su oggetti lontanissimi e stelle nascenti. Come non dimenticare poi la missione Shuttle di riparazione al Telescopio Spaziale Hubble e gli ulteriori ampliamenti della Stazione Spaziale Internazionale che, per la prima volta, ha potuto ospitare un equipaggio completo di 6 persone e che inoltre ha visto il primo Comandante Europeo, Frank De Winne. Dopo il debutto, nel 2008, di ATV quest'anno è toccato al Giapponese HTV portare rifornimenti alla ISS. La Russia ha dimostrato la sua proverbiale affidabilità nel lancio delle Soyuz verso la Stazione Spaziale Internazionale. Sempre dal lato del volo umano l'ESA ha anche scelto sei nuovi astronauti e l'Italia l'ha fatta da padrone con la scelta di Samantha Cristoforetti e Luca Salvo Parmitano. Ma a luglio l'astronautica ha anche celebrato i 40 anni dallo storico sbarco di Apollo 11 sulla Luna con tutta una serie di manifestazioni, anche in Italia, e che si sono degnamente concluse con la conferma della scoperta dell'acqua sul nostro satellite da parte di diverse missioni americane. La NASA è riuscita a lanciare il primo razzo di prova della nuova famiglia Ares anche se la Commissione Augustine, istituita dal Presidente Obama, ha fatto una relazione sullo stato del programma spaziale USA molto negativa e che attende ancora una soluzione. Insomma questo anno che si conclude è stato un anno di astronautica vissuto molto intensamente e tutto quello che si prepara ci darà un 2010 ricco come e forse più di quello passato. Ma novità a parte quello che sta arrivando sarà sicuramente ricordato come l'anno della chiusura del programma Shuttle dopo trenta anni di onorato, nel bene e nel male, servizio Terra/Spazio. Speriamo soltanto che le scelte della Casa Bianca, alle quali siamo legati anche noi europei, non ci facciano fare un passo indietro nella lunga strada della conquista dello Spazio.

venerdì 11 dicembre 2009

Svelata la SpaceShipTwo


Finalmente la Virgin Galactic ha svelato al pubblico la sua navetta per i voli suborbitali: la SpaceShipTwo (nella foto in alto Credit: Virgin Galactic). Magari qualcuno si chiederà se sia il caso, in un periodo di crisi economica come questa, pubblicizzare un tipo di viaggio per milionari (in Euro)... Forse, se vogliamo veramente che l'accesso allo Spazio diventi una routine come è adesso quella di prendere un aereo dobbiamo, per forza, passare da questa fase. Infatti anche altri mezzi di trasporto come l'auto, prima, e l'aereo, dopo, hanno iniziato come una moda per persone facoltose e, solo dopo molti anni, sono passati alla fase di accesso di massa. In più lo Spazio pone dei problemi tecnici e di sicurezza di diversi ordini di grandezza superiori a quelli di un aereo e quindi è logico che la crescita sia più lenta. Io spero che l'avventura della Virgin Galactic (perchè al momento di avventura si tratta...) abbia successo e possa veramente spianare la strada all'accesso a basso costo allo Spazio. Certo da un volo suborbitale di 6 minuti al rimanere in orbita lo scalino è alto ma confido che proprio il possibile successo del primo passo possa permettere il successivo. Infatti Rutan non ha mai negato di pensare che dopo la SS2 verrà una SS3 orbitale... Dispiace soltanto che non sia stata la NASA ad avere un approccio del genere per l'orbita bassa ma forse fra qualche anno potrebbe utilizzare il sistema di Rutan affittando i voli... magari!

martedì 24 novembre 2009

2009: anno importante per la divulgazione Astronautica in Italia

Scrivo questo articolo perché mi è parso di notare che, durante questo anno, vi sono state un maggior numero di manifestazioni divulgative pubbliche a tema astronautico. Solo per ricordarne alcune: il SatExpo di Roma con l'esposizione di una tuta spaziale del nostro astronauta Vittori, la mostra Back to the Moon di Rovereto con ospite eccezionale l'astronauta Charlie Duke che camminò sulla Luna durante Apollo 16, l'Astrofest di Erba dove era possibile incontrare appassionati del tema, seguire conferenze econoscere il lavoro degli astrofili, la mostra itinerante Luna 1969 ed ultima, in ordine di tempo, l'Astronauticon 4 dove era ospite nientemeno che l'astronauta della NASA Mike Finke, già Comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Certamente questa crescita di interesse per l'astronautica durante questo anno è stata senza dubbio spinta con decisione dalla ricorrenza del 40esimo anniversario dello sbarco sulla Luna di Apollo 11. Infatti anche sui media non si è mai parlato così tanto (a volte anche a sproposito) del tema. Sono comunque convinto che, con lo sforzo di tanti appassionati e l'aiuto delle istituzioni, l'astronautica possa fare, anche in Italia, quel salto di qualità come popolarità fra il pubblico che gode già in altri paesi, anche europei.
Non posso che fare quindi un augurio che questi gruppi di volenterosi possano crescere sempre di più cercando di evitare il rischio di essere troppo autoreferenziali... questo è l'unico pericolo.

martedì 17 novembre 2009

La corsa alla Luna ha bloccato per sempre l'astronautica?

Ieri è partita la navetta spaziale Atlantis per la missione STS-129. Vedendola salire nel cielo della Florida non ho potuto non pensare che, fra soltanto cinque missioni tutto questo non ci sarà più... Dopo quasi trenta anni di onorato servizio lo space shuttle, il primo spazioplano, finisce in soffitta e la NASA lo sostituirà con (forse) una capsula stile Apollo... l'Orion.
Leggendo l'ottimo libro di Stefano Cavina "Cosmonauti" non potevo non notare come alla fine degli anni '50 gli USA iniziavano ad arrivare nello spazio (oltre i 100 km) con l'aerorazzo X-15 ma che poi tutto venne di colpo cancellato dallo Sputnik, da Gagarin e dall'inizio della corsa alla Luna. Gli USA non potevano perdere la supremazia contro l'URSS ed ecco che il Presidente Kennedy (al quale di spazio interessava veramente poco se non fosse servito per i suoi scopi propagandistici) indica la Luna come obiettivo entro il decennio '60. A quel punto tutti gli sforzi si concentrano nell'unico mezzo rapido per raggiungere l'obiettivo, il missile. Tutta la ricerca e le conquiste acquisite con l'X-15 vanno nel dimenticatoio (solo per essere recuperate da un privato, Burt Rutan, che nel 2004 riuscirà a fare il primo volo privato suborbitale con la sua Space Ship One). Eccomi quindi alla domanda del titolo... e se la corsa alla Luna (obiettivo fantastico ed al limite delle capacità dell'epoca) fosse stato il "masso" che ha bloccato la nascita della "vera" astronautica fino ad ora ed anche per parecchi anni a venire? Certo, può sembrare una provocazione ma, pensateci bene, se non vi fosse stata la corsa alla Luna forse la NASA avrebbe proseguito lo sviluppo di aerorazzi sempre più perfomanti fino a raggiungere l'orbita terrestre... quanto poteva costare un lancio da un aereo in volo in confronto alla complicazione di un lancio di un razzo da una rampa di lancio verticale... anche per lo shuttle (che non è un vero e proprio aerorazzo ma una via di mezzo) ci vuole circa 4 mesi di preparazione per un volo. Con un sistema di spazioplani aviolanciati (e che magari in seguito avrebbero anche potuto decollare da soli) la conquista dello spazio sarebbe stata, si, più lenta, ma avrebbe poggiato su solide basi che avrebbero impedito di essere, di continuo, messa in discussione per gli altissimi costi. Forse oggi avremmo davvero avuto tutto quello immaginato dallo scrittore Arthur C. Clarke nel suo romanzo 2001...

mercoledì 4 novembre 2009

Anche Lucarelli si cimenta con il Moon Hoax...

Carlo Lucarelli, affermato scrittore di gialli e indagatore della nostra Storia d'Italia e dei suoi (troppi e tragici) misteri si è voluto cimentare con la cospirazione dei falsi allunaggi... Si tratta di un podcast andato in onda su DeeJay e durante il quale Lucarelli ripercorre tutte le solite stupidaggini di chi crede che le missioni Apollo siano tutti una balla. Il suo approccio è quello del "non ci credo ma lo racconto lo stesso" e, a parte una svista quando cita "Cape Cod" come base di lancio testimone della tragedia di Apollo 1, la sua preparazione è passabile. Unico neo (però bello grosso!) è il non rivelare una sua posizione sull'argomento ma anzi continuare ad insinuare che questa ipotesi, in fondo, potrebbe anche essere plausibile. Mi dispiace veramente che Lucarelli, che stimo e del quale ho quasi tutti i suoi libri e che ho sempre apprezzato moltissimo per le sue inchieste coraggiose si sia voluto cimentare in un'argomento che sembra non conoscere molto bene e che per il quale, in questi tempi fra Giacobbi e Ruggerri, sarebbe bene trattare con un poco più di rispetto e serietà, se non altro per chi ha perso la vita in quella fantastica impresa e le migliaia di persone che si sono impegnate per raggiungerla.
Nella foto (Credit: La Repubblica) il link apparso sul sito web del quotidiano e che rimanda al podcast di Carlo Lucarelli su DeeJay.

giovedì 29 ottobre 2009

Ha debuttato Ares I-X! Inizia il dopo Shuttle?


Dopo una seconda attesa di oltre tre ore la NASA ha finalmente dato il via ieri, alle 16.30 ora italiana (nella foto credit:NASA il decollo mentre in primo piano si staglia la navetta Atlantis in rampa per STS-129), alla missione test del nuovo razzo vettore Ares I-X. Il primo tentativo, il 27 ottobre, era stato rinviato dopo vari problemi, tutti non inerenti il vettore, ed anche ieri sembrava che il meteo non permettesse il lancio. Il problema è chiamato «triboelettrificazione» dagli ingegneri NASA. In pratica la presenza di nubi, o anche soltanto di velature incontrate dal razzo durante la sua salita, avrebbe potuto provocare delle cariche elettrostatiche che avrebbero messo in pericolo l'elettronica e la telemetria del razzo. Ares I-X era un test e quindi era riempito di 700 sensori per registrare una moltitudine di dati utili per lo sviluppo futuro del razzo e quindi era fondamentale che tutto funzionasse a dovere e che, anche in caso di problemi imprevisti, potesse essere dato il comando di autodistruzione da terra. Il volo è durato in tutto sei minuti; i primi due con il primo stadio derivato dai booster dello Space Shuttle in funzione. Al momento del distacco fra il primo ed il secondo stadio (inerte) è sembrato che i due si toccassero innescando una imprevista rotazione. Il secondo stadio fittizio è precipitato in mare come da programma mentre il primo ha aperto i suoi paracadute (forse due su tre ma questo è ancora allo studio da parte dei tecnici della NASA) ed è disceso nell'Oceano Atlantico per essere recuperato. Alla NASA sono sembrati tutti contenti di questo debutto e devo dire che mi ha fatto una certa impressione rivedere un razzo di 100 metri di altezza decollare dal KSC. Unico dubbio che rimane è, abbiamo visto il primo volo del vettore Ares... speriamo che non sia l'ultimo...

martedì 27 ottobre 2009

Apollo 20... l'ennesima bufala!

C'era da aspettarselo... appena sono uscite le fantastiche immagini della superficie lunare riprese dalla sonda della NASA LRO e che mostrano, chiaramente, i resti delle missioni Apollo sulla superficie del nostro satellite naturale ecco che sono apparse nuove e, forse ancora di più, demenziali teorie di complotti spaziali. Si, perché quelli che fino a poco tempo fa credevano ciecamente che l'uomo non fosse mai andato sulla Luna e che le missioni Apollo fossero tutte una montatura colossale ecco che, ora si lanciano in una nuova teoria, quella dell'Apollo 20 e del ritrovamento, sulla superficie lunare di un'astronave aliena di 5 chilometri di lunghezza (!) e naturalmente con alieni ibernati annessi...
La balla è cominciata a circolare lo scorso anno proprio in previsione della missione LRO che avrebbe potuto smontare facilmente (come del resto ha fatto) tutte le fandonie sul moon hoax. Si tratterebbe di una missione Apollo svoltasi nel 1976 con un'equipaggio misto Russo/USA e che avrebbe fotografato una misteriosa astronave a forma di sigaro lunga 5 km situata sulla faccia nascosta della Luna. L'equipaggio avrebbe poi trovato una aliena in stato di ibernazione e l'avrebbe riportata sulla Terra per essere studiata. Inutile dire che credere che si possa far decollare un Saturno 5 da Vandemberg (che, fra l'altro non ha mai posseduto le infrastrutture di lancio occorrenti...) e che si trova vicino a Santa Barbara, California, senza che nessuno se ne accorga ci vuole una bella fantasia...
Purtroppo questa bufala (sconfessata persino dal CUN - Centro Ufologico Nazionale) ha ritrovato vita nientemeno che in TV su Italia1 nel programma Misteri dove abbiamo assistito ad un, cosiddetto ricercatore, che affermava che era tutto "senza dubbio vero"...
Che dire... fanno un pò tristezza questi individui che, per avere un poco di ribalta televisiva (e magari vendere qualche libro o sperare di veder finanziato un loro film) si prestano a queste buffonate...
L'Astronautica, quella vera, è già così di per se affascinante che non ha bisogno di inventare missioni con improbabili alieni per poter catturare la passione e le menti dei giovani... fate un giro sui siti seri e leggete qualche libro piuttosto che "buttare" il cervello su queste idiozie sparse da persone senza scrupoli...

sabato 24 ottobre 2009

Quale futuro per la NASA e l'esplorazione spaziale umana?


Siamo a pochi giorni dal primo lancio di prova del nuovo razzo vettore della NASA, Ares I-X (nella foto NASA sulla rampa di lancio 39B del Kennedy Space Center), e l'agenzia spaziale americana sembra, come mai negli ultimi 30 anni ad un bivio. Infatti la Commissione Augustine ha consegnato lo studio commissionato dalla Casa Bianca sul Programma Constellation. In pratica lo studio della Commissione avrebbe decretato l'annullamento, o almeno il pesante ridimensionamento, del ritorno sulla Luna per il 2020 da parte della NASA. Il progetto venne lanciato in pompa magna dal Presidente Bush Jr. nel 2004 sull'onda della tragedia della navetta Columbia e sulla prevista dismissione del programma Shuttle, ma poi i finanziamenti non sarebbero stati all'altezza del programma e dopo cinque anni la Commissione Augustine si è resa conto che, proseguendo su questo livello di budget, non si torna sulla Luna nel 2020 e nemmeno nel 2030... in pratica non si va da nessuna parte!
La Commissione ha calcolato che il budget della NASA dovrebbe essere aumento di almeno 3 miliardi di dollari da quest'anno in poi per poter sperare di mantenere gli obiettivi fissati. Adesso toccherà al Presidente Obama la difficile scelta se mantenere la leadership in campo spaziale (aumentando i finanziamenti) magari anche con l'aiuto dei privati oppure lasciare il campo alle nazioni emergenti come Cina e India...

Benvenuti nel blog di Astronautica.us!

Ebbene si... alla fine ho ceduto ed ho creato un blog nel quale vi esporrò le mie opinioni sull'astronautica e chiederò i vostri commenti... spero che la cosa possa funzionare... che dire...
Benvenuti a tutti coloro che visitano il sito Astronautica.us ed anche a chi, per ora, non lo conosceva.