sabato 26 maggio 2012

Dragon alla ISS: la SpaceX ha fatto la Storia.

Ieri siamo stati testimoni di un evento storico dell'astronautica mondiale! Per la prima volta un veicolo spaziale di una società commerciale ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale. La SpaceX, un'azienda che non esisteva 10 anni fa, è riuscita nell'intento di costruire un razzo vettore ed una capsula capace di arrivare in orbita bassa terrestre e portare rifornimenti verso l'avamposto spaziale. Ma non finisce qui, infatti Dragon (questo il nome accattivante del veicolo spaziale) a differenza degli altri ATV, HTV e Progress è capace di ritornare sulla Terra riportando importanti materiali e risultati di esperimenti svoltisi nello spazio. Dopo l'uscita di scena dello Space Shuttle la capacità di rientro dei materiali era affidata a quei pochi kg che possono entrare nella capsula di rientro del veicolo spaziale Russo Soyuz, assieme agli astronauti. Questo era un grave handicap per un complesso orbitale che ospita tre diversi laboratori e che è un campo di sperimentazione unico nel suo genere. Infatti nessuno degli altri veicoli spaziali che fanno la spola come cargo per la ISS sono stati progettati per ritornare sulla Terra. Anche l'altro veicolo commerciale che dovrebbe debuttare entro l'anno, il Cygnus della Orbital, non ha questa capacità. E questo fantastico risultato, ottenuto per giunta al primo tentativo, è stato possibile con un investimento dieci volte inferiore a quello che di solito spendono le agenzie spaziali mondiali. Io sono stato fra i pochi che ha seguito con trepidazione i primi, fallimentari, tentativi di lancio del primo razzo della SpaceX, il Falcon 1, iniziati nel marzo del 2006 (solo quattro anni dopo la creazione dell'azienda!). Ma dopo ogni volo gli ingegneri della SpaceX guadagnavano esperienza e questo li ha portati a tre lanci consecutivi del più potente Falcon 9 senza nessun problema. Anche la capsula Dragon, testata per la prima volta in orbita nel 2010, e qui al suo secondo volo ma, in effetti, il primo completo di tutte le apparecchiature di bordo, è stata un successo di rapidità ed affidabilità. Certo, la NASA ha aiutato molto questa nuova azienda a crescere rapidamente e questo l'ha, senza dubbio, favorita. Resta però il fatto che, dieci anni fa, quando Elon Musk, il fondatore della SpaceX, iniziò questa avventura in pochi erano disposti a credere che saremmo arrivati ad una giornata come quella di ieri. Anche il vedere le sale di lancio e di controllo della SpaceX con tanti giovani alle consolle fa ben sperare per il futuro. Ora la SpaceX, e con essa l'America spaziale orfana dello Space Shuttle, guarda ad altri obiettivi: la capsula Dragon abitata, il vettore Falcon 9 riutilizzabile ed il Falcon Heavy. Dopo quello che sono riusciti a compiere credo che di fronte a loro non vi siano scogli insuperabili ... Go SpaceX!

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