Una Commissione del Senato USA ha bocciato (con un voto bipartisan) il nuovo programma spaziale del Presidente Obama ed in pratica avrebbe rivisto la cancellazione del Programma Constellation (almeno per il 2010). Subito c'è stato chi ha esultato a questa notizia dimenticando che il Programma Constellation era sottofinanziato di ben 3 miliardi di dollari all'anno! Questi senatori dove sono stati nei trascorsi cinque anni di Presidenza Bush che il piano Constellation lo aveva lanciato in pompa magna...? Ricordo che gli unici risultati tangibili di sei (6!) anni di ricerche e sviluppo del Programma Constellation (che avrebbe dovuto portare a costruire una base lunare a partire dal 2018...) sono stati il lancio, lo scorso anno, di Ares I-X, in pratica un booster solido degli shuttle con un quinto segmento inerte, uno stadio superiore fittizio, una capsula Orion fittizia ed un LAS fittizio ed il test di Pad-Abort 1 svoltosi alcuni giorni fa. Negli Stati Uniti il Presidente Obama è, in questo momento, sotto il tiro di tutte le lobby che sono state attaccate con la legge sanitaria e con la prossima legge sul funzionamento delle attività borsistiche. L'astronautica è finita in mezzo a questo scontro e, purtroppo, né risentirà il futuro dell'esplorazione spaziale perchè, che ci piaccia o no, noi Europei siamo al traino degli USA, così come anche gli altri partner internazionali...
Vedo, come anche altri appassionati che si occupano di astronautica, un futuro molto incerto e buio per il futuro dell'esplorazione umana dello spazio... spero di sbagliarmi...
Dimenticavo! A chi afferma che il Constellation avrebbe impedito alla NASA di affidarsi ai Russi per il trasporto di dei suoi astronauti in LEO (orbita bassa) ricordo che comunque la capsula Orion avrebbe volato abitata, nel migliore dei casi, non prima del 2015... e dal 2010 al 2015 gli astronauti NASA come ci arrivavano alla ISS? A piedi?
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domenica 23 maggio 2010
mercoledì 30 dicembre 2009
2009: bilancio di un anno di Astronautica
E' giunto il momento di fare il bilancio di questo 2009 in campo spaziale. Cerchiamo di ricordare i punti principali; L'anno è iniziato in grande stile con l'inaugurazione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia manifestazione che ha animato una miriade di incontri, eventi, rassegne e iniziative per avvicinare le persone alle stelle. Ma il 2009 è stato anche un anno importante per l'astrofisica delle alte energie ed i protagonisti sono stati AGILE, un piccolo gioiello tutto italiano lanciato nell'aprile 2007; FERMI, missione Nasa con un “cuore” italiano (il sensibilissimo rivelato LAT, Large Area Telescope, è stato realizzato nel nostro paese) e SWIFT, altra missione NASA con partecipazione italiana. I nuovi satelliti della costellazione Sky-Med mostravano la loro utilità con il monitoraggio continuo delle zone abruzzesi colpite dal sisma il 6 aprile. A maggio l'ESA lanciava la coppia di telescopi spaziali Planck ed Hershel, altre due missioni con rilevante contributo italiano, che hanno iniziato da subito a fornire dati senza precedenti sulle prime fasi dell'Universo e su oggetti lontanissimi e stelle nascenti. Come non dimenticare poi la missione Shuttle di riparazione al Telescopio Spaziale Hubble e gli ulteriori ampliamenti della Stazione Spaziale Internazionale che, per la prima volta, ha potuto ospitare un equipaggio completo di 6 persone e che inoltre ha visto il primo Comandante Europeo, Frank De Winne. Dopo il debutto, nel 2008, di ATV quest'anno è toccato al Giapponese HTV portare rifornimenti alla ISS. La Russia ha dimostrato la sua proverbiale affidabilità nel lancio delle Soyuz verso la Stazione Spaziale Internazionale. Sempre dal lato del volo umano l'ESA ha anche scelto sei nuovi astronauti e l'Italia l'ha fatta da padrone con la scelta di Samantha Cristoforetti e Luca Salvo Parmitano. Ma a luglio l'astronautica ha anche celebrato i 40 anni dallo storico sbarco di Apollo 11 sulla Luna con tutta una serie di manifestazioni, anche in Italia, e che si sono degnamente concluse con la conferma della scoperta dell'acqua sul nostro satellite da parte di diverse missioni americane. La NASA è riuscita a lanciare il primo razzo di prova della nuova famiglia Ares anche se la Commissione Augustine, istituita dal Presidente Obama, ha fatto una relazione sullo stato del programma spaziale USA molto negativa e che attende ancora una soluzione. Insomma questo anno che si conclude è stato un anno di astronautica vissuto molto intensamente e tutto quello che si prepara ci darà un 2010 ricco come e forse più di quello passato. Ma novità a parte quello che sta arrivando sarà sicuramente ricordato come l'anno della chiusura del programma Shuttle dopo trenta anni di onorato, nel bene e nel male, servizio Terra/Spazio. Speriamo soltanto che le scelte della Casa Bianca, alle quali siamo legati anche noi europei, non ci facciano fare un passo indietro nella lunga strada della conquista dello Spazio.
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giovedì 29 ottobre 2009
Ha debuttato Ares I-X! Inizia il dopo Shuttle?

Dopo una seconda attesa di oltre tre ore la NASA ha finalmente dato il via ieri, alle 16.30 ora italiana (nella foto credit:NASA il decollo mentre in primo piano si staglia la navetta Atlantis in rampa per STS-129), alla missione test del nuovo razzo vettore Ares I-X. Il primo tentativo, il 27 ottobre, era stato rinviato dopo vari problemi, tutti non inerenti il vettore, ed anche ieri sembrava che il meteo non permettesse il lancio. Il problema è chiamato «triboelettrificazione» dagli ingegneri NASA. In pratica la presenza di nubi, o anche soltanto di velature incontrate dal razzo durante la sua salita, avrebbe potuto provocare delle cariche elettrostatiche che avrebbero messo in pericolo l'elettronica e la telemetria del razzo. Ares I-X era un test e quindi era riempito di 700 sensori per registrare una moltitudine di dati utili per lo sviluppo futuro del razzo e quindi era fondamentale che tutto funzionasse a dovere e che, anche in caso di problemi imprevisti, potesse essere dato il comando di autodistruzione da terra. Il volo è durato in tutto sei minuti; i primi due con il primo stadio derivato dai booster dello Space Shuttle in funzione. Al momento del distacco fra il primo ed il secondo stadio (inerte) è sembrato che i due si toccassero innescando una imprevista rotazione. Il secondo stadio fittizio è precipitato in mare come da programma mentre il primo ha aperto i suoi paracadute (forse due su tre ma questo è ancora allo studio da parte dei tecnici della NASA) ed è disceso nell'Oceano Atlantico per essere recuperato. Alla NASA sono sembrati tutti contenti di questo debutto e devo dire che mi ha fatto una certa impressione rivedere un razzo di 100 metri di altezza decollare dal KSC. Unico dubbio che rimane è, abbiamo visto il primo volo del vettore Ares... speriamo che non sia l'ultimo...
sabato 24 ottobre 2009
Quale futuro per la NASA e l'esplorazione spaziale umana?

Siamo a pochi giorni dal primo lancio di prova del nuovo razzo vettore della NASA, Ares I-X (nella foto NASA sulla rampa di lancio 39B del Kennedy Space Center), e l'agenzia spaziale americana sembra, come mai negli ultimi 30 anni ad un bivio. Infatti la Commissione Augustine ha consegnato lo studio commissionato dalla Casa Bianca sul Programma Constellation. In pratica lo studio della Commissione avrebbe decretato l'annullamento, o almeno il pesante ridimensionamento, del ritorno sulla Luna per il 2020 da parte della NASA. Il progetto venne lanciato in pompa magna dal Presidente Bush Jr. nel 2004 sull'onda della tragedia della navetta Columbia e sulla prevista dismissione del programma Shuttle, ma poi i finanziamenti non sarebbero stati all'altezza del programma e dopo cinque anni la Commissione Augustine si è resa conto che, proseguendo su questo livello di budget, non si torna sulla Luna nel 2020 e nemmeno nel 2030... in pratica non si va da nessuna parte!
La Commissione ha calcolato che il budget della NASA dovrebbe essere aumento di almeno 3 miliardi di dollari da quest'anno in poi per poter sperare di mantenere gli obiettivi fissati. Adesso toccherà al Presidente Obama la difficile scelta se mantenere la leadership in campo spaziale (aumentando i finanziamenti) magari anche con l'aiuto dei privati oppure lasciare il campo alle nazioni emergenti come Cina e India...
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